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10 Nov

Eventi

L’Adda una visione identitaria

Milano
10 Novembre 2023
11:30 - 17:00

Dalla sorgente in Val Alpisella alla foce a Bocca d’Adda: oltre trecento chilometri per un percorso, quello del fiume Adda, raccontato dagli scatti del fotografo Vincenzo Martegani. Si apre con due prime tappe – una a Milano e l’altra a Sondrio – la mostra itinerante L’Adda. Una visione identitaria: un’esposizione nata nell’ambito dell’ambizioso progetto Adda Food Art Valley promosso da Crams Lecco e Regione Lombardia tramite ERSAF e che, grazie alle immagini dall’alto realizzate con tre droni, permette di scoprire – e riscoprire – l’intero corso del fiume lombardo e le sue bellezze, nella convinzione che i fiumi, per secoli elementi di rivalità e separazione, possano essere generatori di unione e valore tra i diversi territori. Un’area, quella fotografata, in cui vivono circa 6,5 milioni di abitanti, qui mostrata nel cambio delle diverse stagioni che, con le loro cromie, ne sottolineano gli aspetti morfologici.
Una mostra che, come anticipato, prende il via con due prime tappe. Innanzitutto l’allestimento in un luogo particolarmente simbolico come Piazza Città di Lombardia. Fissata per le 11.30 del 10 novembre presso il Belvedere “Silvio Berlusconi” – 39° Piano, infatti, l’inaugurazione ufficiale di un’esposizione che rimarrà visitabile fino al 15 novembre, anche in occasione dell’appuntamento di domenica 12 con Belvedere Experience, iniziativa che in poche date all’anno consente al pubblico di salire gratuitamente fino al Belvedere.
All’evento di inaugurazione interverranno – oltre al fotografo e rappresentati del progetto, dei territori e dei soggetti partner – assessori della Giunta di Regione Lombardia e il presidente di ERSAF, Fabio Losio.
Poi, dal 17 al 26 novembre, la seconda tappa già in calendario: allestita in Piazza Garibaldi di Sondrio, l’esposizione è promossa in parallelo alla programmazione di Sondrio Festival – mostra internazionale dei documentari sui parchi, rassegna internazionale dedicata ai documentari naturalistici dall’alto livello scientifico e cinematografico. Con inaugurazione prevista per le 17 di venerdì 17 a Palazzo Pretorio, alle 18 sarà possibile visionare la mostra alla presenza del fotografo.
36 foto esposte in entrambe le occasioni: di scatto in scatto, seguiamo il corso del fiume, dalla sua nascita al suo ingresso nel Po, il tutto con un occhio attento alla tutela dell’ambiente. Nato a Mariano Comense, classe 1946, Vincenzo Martegani vive a Morbegno e al centro di molti dei suoi servizi fotografici – nazionali e internazionali – ha messo proprio la necessità di salvaguardare e valorizzare il territorio.
«L’insegna con la scritta “Sorgenti dell’Adda” – racconta l’autore delle fotografie – ha attratto immediatamente la mia attenzione: abituato a osservare con rispetto lo scorrere del fiume Adda in Pian di Spagna, dove raggiunge il massimo della sua forza e delle sue dimensioni prima del suo sbocco nel Lario, ero curioso di scoprire come il “tanto grande” potesse diventare “tanto piccolo”. Ho preso così il sentiero che risale la Val Alpisella e, raggiunto a 2102 metri di quota il cartello che indica l’esatto punto dove si trova la sorgente, sono rimasto sorpreso e sconcertato dalle ridotte dimensioni del rigagnolo che origina, con il contributo idrico dei vari affluenti ricevuti lungo il suo percorso, il più importante fiume della Lombardia. Da qui – conclude – l’idea di illustrare in modo innovativo, grazie alle immagini riprese dal mio drone, tutto il percorso di questa via d’acqua, dalle sue origini in Alta Valtellina fino alla foce, passando per l’intero bacino del Lario e la pianura».
Un’iniziativa che, accanto al valore estetico delle fotografie esposte, rappresenta un’importante azione per il progetto ADDA Food Art Valley, che intende valorizzare il patrimonio agroalimentare, eno-gastronomico, ambientale, artistico, socio-culturale, storico, economico e sportivo dei sette territori attraversati dal fiume Adda – Sondrio, Lecco, Bergamo, Monza e Brianza, Milano, Lodi, Cremona – e lavorare insieme alla costruzione di un’identità in grado di collegare le comunità percorse da questa dorsale, alla conservazione delle relative tradizioni e alla promozione di saperi, prodotti, eccellenze e tipicità locali. Un nuovo contesto di valorizzazione multidimensionale, condivisa e cooperativa, che anche in vista delle Olimpiadi e Paralimpiadi di Milano Cortina 2026 prospetti la costruzione di un programma territoriale a lungo termine, in grado di sostenere l’idea dell’alleanza tra i territori dall’Alta Valtellina fino a Cremona.
«Adda Food Art Valley – spiega Cinzia Ghirardello, project manager – ha l’obiettivo di mettere a sistema le identità locali attraversate dal fiume Adda e di creare una proposta con i territori e per i territori di Sondrio, Lecco, Bergamo, Monza e Brianza, Milano, Lodi, Cremona. L’idea è quella di connettere enti, istituzioni, consorzi turistici, associazioni e la molteplicità di soggetti pubblici e privati in un metadistretto identitario, per creare consapevolezza e appartenenza e svilupparne le potenzialità. Un percorso che vuole generare una solida connessione tra territori montani e di pianura, aree interne e metropolitane, per attivare una progettualità condivisa, generativa e creativa. Simbolo scelto, in questo senso, è La Mela Reintegrata del maestro Michelangelo Pistoletto, opera posta di fronte alla Stazione Centrale di Milano per rappresentare la ricucitura tra natura e artificio».

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