Il villaggio operaio di Crespi d’Adda venne costruito durante l’ultimo quarto del XIX secolo dalla famiglia Crespi, che scelse quest’area vicina al fiume Adda per costruire un cotonificio. La fondazione si fa risalire al 1877, anno in cui il bustocco Cristoforo Benigno Crespi acquistò 85 ettari di terra dai comuni di Capriate San Gervasio e Canonica d’Adda. L’ambizioso progetto di Crespi prevedeva di affiancare agli stabilimenti un vero e proprio villaggio che ospitasse gli operai della fabbrica e le loro famiglie. Nel 1995, l’UNESCO ha accolto Crespi d’Adda nella Lista dei Siti “Patrimonio Mondiale dell’Umanità” in quanto “Esempio eccezionale del fenomeno dei villaggi operai, il più completo e meglio conservato del Sud Europa”. Il villaggio è anche una tappa dell’Ecomuseo “Adda di Leonardo”.
Di particolare rilievo è il cimitero, situato a sud del villaggio, al termine del viale principale, che fu realizzato tra il 1905 e il 1908 su disegno di Gaetano Moretti, il quale vinse un concorso pubblico voluto dal Silvio Crespi e bandito dall’Accademia delle Belle Arti di Brera. Il cimitero ha un impianto di forma quadrata: l’ingresso si trova a nord, mentre sul lato opposto si innalza il mausoleo della famiglia Crespi, realizzato in ceppo rustico e cemento decorativo, in stile eclettico e di gusto esotico. Le sepolture degli operai e dei loro famigliari sono caratterizzate da semplici croci in pietra ordinate in file e un tempo delimitate da siepi di mirto. Tombe con un apparato decorativo più ricco si trovano lungo i muri laterali del camposanto e potevano essere scelte dagli operai, a proprie spese, come alternativa al modello standard realizzato a carico della ditta. Il cimitero è tuttora in funzione per la comunità locale ed è visitabile in autonomia o come parte integrante delle visite guidate offerte dall’Unesco Visitor Centre di Crespi d’Adda.
Il villaggio è dotato della propria centrale idroelettrica, inizialmente idromeccanica, convertita tra il 1904 e il 1909 a causa dell’incremento del fabbisogno energetico del cotonificio e dell’abitato. La centrale è la più piccola tra quelle create sul medio corso dell’Adda, ma oltre ad essere un luogo lavorativo, venne concepito come un luogo esteticamente piacevole: lo si nota nelle piastrellate, nella posa del parquet, nei dettagli dei portalampade e nei disegni floreali.