Archeologia industriale

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Diga Vecchia

Paderno d'Adda

La diga di Paderno d’Adda, meglio nota come “Diga Vecchia” per distinguerla da quella più recente detta “Diga Nuova” di Robbiate, venne costruita tra il 1895 e il 1898 dalla Società Edison, nel punto in cui esisteva già una diga di tipo sommerso, costruita nel 1777 per convogliare l’acqua dell’Adda nel Naviglio di Paderno, operazione necessaria al funzionamento della centrale idroelettrica Angelo Bertini di Cornate d’Adda. 

L’opera, posta accanto alla Chiesetta di Santa Maria Addolorata, è lunga 130 metri ed è detta “a palizzata” poiché è formata da 1300 travi in legno removibili dette “panconcelli” – alte 3,5 metri e posizionate su una struttura metallica – che regolano il passaggio dell’acqua. In base alla portata d’acqua del fiume, i panconcelli possono essere rimossi o ricollocati per avere un flusso d’acqua costante verso la centrale. La diga è detta anche di tipo Poirée, dal nome dell’ingegnere francese che la ideò.

La diga nasce tuttavia come incile del canale navigabile, che qui deviava dal corso naturale del fiume. Anche Leonardo da Vinci studiò la fattibilità del Naviglio di Paderno. Nel 1574 Giuseppe Meda ne riprese lo studio, ma senza successo: venne anzi incarcerato per i debiti assunti sull’opera. Così, nel 1602 si recuperò il solo tratto tra l’incile e la prima conca del canale. Il naviglio trovò compimento solo nel 1777 poiché il cantiere venne rallentato dalle piene fluviali, dai rigidi inverni, dagli scioperi, dall’opposizione della Repubblica Veneta e dalla pigrizia del governo spagnolo.

Informazioni

Via Alzaia Naviglio, 23877, Paderno d'Adda (LC)

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