La roggia Vailata venne derivata sulla riva sinistra del fiume Adda, all’altezza del ponte che collega la riva bergamasca di Canonica d’Adda con quella milanese di Vaprio d’Adda, e utilizzata per l’irrigazione dei campi. Inizialmente fu denominata “roggia di Fara” in quanto aperta nel territorio di Fara Gera d’Adda; fu ribattezzata “roggia Vailata” nel 1474, a seguito delle richieste del territorio di Vailate per una bocca a gomito, concessa dal duca Galeazzo Maria Sforza. Le nuove bocche di presa del canale sono collocate a Canonica d’Adda, alla confluenza del fiume Brembo con l’Adda. Il cavo di presa è costituito da una diga fissa che attraversa il fiume per più di 130 metri ed è costruito in muratura di ceppo del Brembo fondata su palafitte ed in parte rivestita da lastroni in granito. Sul muro di contenimento c’è una statua di San Giovanni Nepomuceno, a protezione delle piene del fiume.
La roggia ha uno sviluppo complessivo di circa 15 km e interessa altri cinque Comuni: Fara Gera d’Adda, Cascine San Pietro, Casirate, Calvenzano e Vailate. Ancora oggi, è gestita dal Consorzio Generale della Roggia Vailata, che ha sede presso il Comune di Calvenzano.
Lasciate le bocche di presa di Canonica, la Vailata costeggia la sponda sinistra del fiume Adda per circa un chilometro da nord a sud, fino alla diga di Sant’Anna, al confine con il territorio di Fara Gera d’Adda. Qui sorge un’antica chiesetta, con annesso oratorio, sempre dedicata a Sant’Anna. Da qui parte un sentiero botanico che propone degli splendidi e incantevoli panorami, sia dalla sponda di Vaprio che di Canonica, lungo il quale sono presenti dei pannelli informativi sulla flora e la fauna del luogo.